CREDIAMO NELLA COOPERATIVA
E’ qui che Rubèn Tufiño racconta perché i contadini di Copropap hanno deciso di unirsi in cooperativa: “Prima eravamo costretti ad accettare il prezzo che l’intermediario decideva di pagarci. Era una situazione davvero dura, non riuscivamo a ottenere prezzi giusti per il nostro lavoro, che si svolgeva in condizioni assai precarie. Crediamo nella cooperativa: abbiamo necessità comuni, i diritti sono gli stessi per tutti, tutti i soci godono delle stesse condizioni, senza preferenze anche se produciamo quantità differenti di zucchero”. La Cooperativa Productores de Panela El Paraiso - o brevemente Copropap - nasce nel 1991 da alcune famiglie contadine che coltivano la canna da zucchero da generazioni su piccoli terreni in ripida pendenza. Oggi riunisce 47 soci, piccoli coltivatori di canna da zucchero e produttori di panela, uno zucchero integrale biologico prodotto artigianalmente dalla spremitura della canna. Le famiglie dei contadini soci vivono distribuiti in una decina di comunità rurali (barrios) del municipio di Pacto e coltivano estensioni tra i 4 e i 6 ettari, la raccolta avviene dieci mesi l’anno grazie alle condizioni climatiche favorevoli che permettono alla canna di maturare praticamente tutto l'anno.
LO ZUCCHERO DULCITA NASCE NELLA PATRIA DELLA BIODIVERSITÀ
Il processo di lavorazione della panela non ha niente a che vedere con quello che avviene in una fabbrica di zucchero che utilizza sbiancanti chimici: ogni fase della lavorazione è gestita a livello familiare. La canna da zucchero viene tagliata dai soci con l'aiuto di braccianti assunti in maniera semipermanente; il tagliatore separa il gambo dalle foglie e dalle estremità con il machete, quindi le canne vengono portate ai trapiche, piccoli mulini a motore che estraggono il succo dalle canne meccanicamente e lo avviano alla bollitura per evaporazione dell’acqua. I residui della canna essiccati al sole (bagassa) vengono utilizzati come combustibile per i mulini, gestiti direttamente dai soci. Una filiera ecologica al 100% per creare uno zucchero unico, biologico, integrale, ricco di ferro e sali minerali.Efficienza, professionalizzazione, dinamismo e partecipazione democratica sono parole chiave per Copropap che negli anni ha lavorato per migliorare la qualità dello zucchero e aumentare i benefici per i soci. La storia della cooperativa lo dimostra: nel 1995 avviene la prima esportazione di zucchero Dulcita tramite l’organizzazione di commercio equo ecuadoregna MCCH, che per anni svolge le pratiche d’esportazione per Copropap. Nel 1998 la cooperativa ottiene l’importante certificazione bio e nei primi anni duemila, grazie ad alcuni progetti di cooperazione italiani promossi e coordinati da Altromercato, viene costruito un capannone per la lavorazione e lo stoccaggio dello zucchero. E’ un notevole salto di qualità, la cooperativa gestisce in autonomia le attrezzature, dispone di personale tecnico ed effettua il controllo qualità in loco, mentre prima queste fasi avvenivano nella capitale. Nel 2012, grazie ad un ulteriore finanziamento, si sostituiscono le attrezzature dei soci con materiali in acciaio e si raddoppia la capacità di confezionamento della panela. Crescono le vendite, la cooperativa può ammettere nuovi soci.