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Confetti alle mandorle con zucchero di canna da 1 kg

Confetti alle mandorle con zucchero di canna da 1 kg
Sud del MondoSenza glutineVegano
EURO
19.80
IVA incl.
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Cod.
RVBOMC388
Quantità

Confetti equo e solidali alle mandorle dalla Palestina e zucchero di canna dal Costa Rica

(Mandorle ricoperte di zucchero, secondo la tradizione. La confezione da 1 kg contiene circa 260 confetti)

Prodotti ALTROMERCATOConfetti e ricorrenze varie
Descrizione

CONFETTI ALLE MANDORLE DA 1KG

DESCRIZIONE PROGETTI

ZUCCHERO DI CANNA - PROGETTO COOPECAÑERA - PAESE COSTA RICA

Coopecañera nasce nel maggio del 1972 in una zona del Costa Rica particolarmente povera, allo scopo di offrire gli strumenti necessari per l’estrazione dello zucchero dalla canna ai piccoli produttori agricoli. Nei primi anni di attività Coopecañera ha superato numerosi ostacoli, come l’iniziale incapacità di lavorare tutta la canna da zucchero portata piccoli produttori. Col tempo si riuscì a portare la capacità di lavorazione a livello della produzione agricola, a contenere i costi fissi e a migliorare i profitti. Coopecañera lavora adesso per stabilire la migliore relazione possibile coi coltivatori di caña. I progetti futuri di aumento della capacità tecnica e di diversificazione commerciale rientrano in questa logica, necessaria a irrobustire la filiera equa e solidale.

MANDORLE NON PELATE - PROGETTO PARC - PAESE PALESTINA 

Nei primi anni Ottanta in un contesto di forte instabilità politica ed economica un gruppo di agronomi, tecnici agricoli, agricoltori pionieri e medici veterinari fondano l’Ong PARC (Palestinian Agricultural Relief Committee) con lo scopo di promuovere la cultura della convivenza nel rispetto, lo sviluppo rurale e l’emancipazione femminile attraverso formazione e lavoro. Già nei primi anni e ancora oggi PARC è convinta che la permanenza dei contadini sui territori palestinesi costituisca un aspetto essenziale per la rivendicazione dello stato palestinese. La disoccupazione ha raggiunto ora livelli altissimi nella striscia di Gaza (42%) e preoccupanti in Cisgiordania (21%): l'economia è "soffocata". Il settore agricolo (intorno al 20% dell'economia palestinese) è di importanza fondamentale perché occupa parte della forza lavoro formale e informale, gli espulsi da Israele possono tornare a lavorare sulla loro terra, garantisce la sicurezza alimentare ed è associato all'accesso alle risorse di base. Parc lavora in una dimensione ecocompatibile. Particolare attenzione è rivolta alla tutela dei diritti e al sostegno delle donne tramite la creazione di occupazione anche a domicilio garantendo una fonte di reddito indispensabile alle famiglie grazie anche all’esportazione dei prodotti.

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