loading

Bomboniera dolce assaggio

Bomboniera dolce assaggio
Fatto a manoSud del Mondo
Hai scelto:
Cod.
rvbom677c
Quantità

Bomboniera solidale con confettura di FRUTTA TROPICALE  dal Kenya, (MANGO, PAPAYA E MARACUJA, PAPAYA E LIMONE.) carta seta dal Bangladesh e cucchiaino in legno di olmo dalla Valle Strona. Bomboniera ideale per matrimni, annviersari ed anche cresime

MaterialiLegno
Prodotti alimentariConfetture e spalmabili
Descrizione

BOMBONIERA DOLCE ASSAGGIO

MATERIALI E PROGETTI

DIMENSIONI: Confezione di marmellata di frutta tropicale 340g

CONFETTURE DISPONIBILI: MANGO, PAPAYA E MARACUJA, PAPAYA E LIMONE.

CONFETTURA DI FRUTTA TROPICALE - PROGETTO MERU HERBS - KENYA

PRODOTTO IN KENYA DA MERU HERBS

Paese: KENYA:
La cooperativa Meru Herbs è nata da un progetto di irrigazione dei campi e distribuzione dell'acqua a 450 famiglie‚ nella regione di Meru‚ ai piedi del monte Kenia. Il progetto è sostenuto dalla Diocesi di Meru‚ in collaborazione con l'AES di Padova. L'irrigazione ha aumentato la produzione di verdura e frutta e la cooperativa aiuta i produttori a commercializzare al meglio i propri prodotti. La maggior parte delle famiglie coltiva il proprio terreno a verdura destinata alla vendita sul mercato locale. Parte delle eccedenze vengono vendute attraverso i canali del Commercio Equo e Solidale: ciò permette alla cooperativa di reinvestire parte del profitto in lavori di manutenzione e ampliamento del sistema di irrigazione e ai contadini di migliorare le proprie condizioni di vita attraverso il pagamento di bonus di produzione.GUARDA QUI IL VIDEO DI MERU HERBSSito internet: www.meruherbs.comLa sede di Meru Herbs si trova a Mitunguu‚ a 250 Km a nord di Nairobi‚ nella regione semiarida del distretto di Tharaka. Meru Herbs ha le sue origini nel 1985‚ quando venne realizzato il Nguuru Gakirwe Water Project (NGWP)‚ un progetto sul Fiume Kithino che ha portato alla creazione di una diga e tre canali.  In questa zona semi arida‚ dove l’agricoltura era resa possibile dalle piogge solo per coltivazioni resistenti alla siccità‚ come il miglio e il sorgo‚ oggi vivono circa 2000 famiglie contadine‚ tutte utenti dell’acqua resa disponibile dal progetto.Nel 1991‚ per sopperire alle spese di gestione e manutenzione dell’impianto idrico‚ si rese necessario creare un’attività che potesse generare reddito. Il coordinatore del progetto Andrea Botta‚ con l’appoggio della Diocesi di Meru‚ decise di incentivare la produzione agricola nell’area. L’idea innovativa fu di destinare all’esportazione sotto forma di infusi le piante da coltivazione come il carcadè‚ la citronella e la camomilla. Da subito le esportazioni vennero organizzate tramite i canali del Commercio Equo e Solidale. Nel 1992 partirono i primi prodotti per l’Italia‚ grazie‚ tra gli altri‚ ad Equo Mercato e CTM Altromercato.Il passo successivo fu la produzione di conserve alimentari‚ tra cui le confetture di frutti tropicali. Papaya‚ mango e ananas vengono portati dai contadini alla fabbrica‚ che occupa 40 persone‚ prevalentemente donne. La frutta viene pelata a mano e tritata‚ poi messa a cuocere: i forni a legna sono stati nel tempo sostituiti da forni elettrici più sostenibili. Nel 2002 Meru Herbs ottiene la certificazione biologica da una società specializzata inglese (Soil Association Certification Ltd). Nonostante i costi piuttosto elevati‚ gli agricoltori certificati come biologici sono passati dai 43 del 2002 ai 268 del 2008. I contadini sono liberi di fare la conversione organica o di produrre in altra forma‚ ma tutti i prodotti venduti a Meru Herbs devono essere biologici e quindi sottostare agli audit annuali. Sulle altre parti del loro shambas (campi coltivati)‚ gli agricoltori possono produrre con sistemi convenzionali‚ a condizione di non mescolare i due sistemi.Verso la sostenibilitàCon il tempo‚ e grazie al supporto anche finanziario di diverse realtà italiane (tra le altre MondoAlegre Omate‚ Tavola Valdese‚ parrocchie di Savigliano‚ Università di Bari e Regione Puglia‚ Ministero Affari Esteri‚ Ipsia Acli e Celim Milano)‚ Meru Herbs comincia un processo di sostenibilità ambientale‚ che attualmente è la caratteristica principale di tutto il sistema produttivo. Tra il 2012 e il 2013 vengono distribuiti 100 kits di installazione per pannelli fotovoltaici domestici e vengono realizzati 70 impianti di irrigazione a goccia‚ ottimali per ridurre lo spreco di acqua. Nel 2014 viene installato un biotrituratore per processare i residui organici e migliorare la produzione del compost‚ da sempre realizzato con gli scarti vegetali organici della produzione‚ soprattutto del carcadè: in particolare‚ il nuovo impianto risulta molto utile per triturare anche i semi. Nello stesso periodo‚ al campo base vengono installati due filtri per l’acqua‚ uno per la casa degli ospiti e l’altro per la fabbrica delle conserve‚ permettendo la fornitura di acqua potabile attraverso un sistema di purificazione che utilizza raggi ultravioletti. Dal 2015 è attivo un progetto per la riqualificazione e l’ampliamento del terreno interno alla sede di Meru Herbs‚ al fine di migliorarne le potenzialità produttive‚ coltivando camomilla‚ carcadè‚ lemongrass‚ alberi da frutto e nuove varietà sperimentali come moringa‚ pomodori‚ cipolle. Una nuova cisterna da 10.000 litri per l’immagazzinamento dell’acqua è stata installata sul posto così da garantire la presenza di una buona riserva anche in periodi di siccità. Nel 2016 è stato completato l’impianto di alimentazione energetica a pannelli solari fotovoltaici. In questo modo‚ la Meru Herbs è diventata la prima e forse l’unica cooperativa di commercio‪ equo e solidale in Kenya‚ e probabilmente in tutta l’Africa‚ completamente autonoma e alimentata da fonti rinnovabili.La nascita di un'attività ecoturistica è l'ultima sfida lanciata da Meru Herbs: l'idea è offrire ai turisti una calorosa accoglienza‚ sicurezza e possibilità di partecipazione all’attività delle comunità che li ospitano. Sono attualmente in costruzione quattro lodges e le relative strutture di servizio‚ completamente eco-compatibili e auto-sostenibili.L’acqua rimane il tema vitale e centrale. I consumi sono cresciuti con l’aumento degli utenti: 4000 famiglie dalle originali 500. Per questo motivo Meru Herbs vive nella continua tensione al miglioramento: il sistema a goccia richiede cura e formazione degli agricoltori; è allo studio un collegamento ad un altro fiume per aumentare la portata ed estendere la rete; si punta all'ottimizzazione della raccolta di acqua piovana e alla sua conservazione in serbatoi.Lo sviluppo della produzione e la riduzione dei rischi per i contadini ha portato ad un evidente miglioramento delle condizioni di vita: con orgoglio le donne raccontano dei figli alla scuola superiore e all’università‚ mostrano le loro case‚ le coltivazioni‚ l’acqua che irrora le piante‚ il compost.Lavoratori e contadini ci hanno fatto conoscere la storia di una comunità che vuole rimanere sulla propria terra‚ e vuol farci sapere che con una rete di alleanze e con un commercio equo e solidale è possibile sognare e riscrivere il proprio destino.



CARTA SETA - PROGETTO MCC - BANGLADESH
MCC è un’organizzazione di solidarietà e sviluppo, creata dalla Chiesa Mennonita americana per promuovere nel mondo la pace, la giustizia e la dignità. MCC iniziò a lavorare in Bangladesh nel 1971. Negli ultimi anni, la vocazione di Mcc si è spostata dall`emergenza allo sviluppo, con la creazione di programmi di attività economiche rivolti a gruppi di artigiane nei villaggi. Le artigiane vengono aiutate a creare i prodotti, accompagnate nel mercato del commercio equo e aiutate nell’attività tramite lo sviluppo dei prodotti. I progetti di MCC affrontano le necessità di base nelle campagne: formazione agricola per il cibo, programmi di generazione del reddito, borse di studio per i bambini. 

CUCCHIAINO IL LENGO DI ULIVO - ARTIGIANTO VALLE STRONA - ITALIA (CUSIO OSSOLA)
Oggettistica in legno realizzata da artigiani della valle Strona. Sita all’imbocco della provincia del Cusio Ossola la valle Strona vanta una tradizione centenaria per le capacita degli abitanti nella lavorazione del legno, (famosa per i pinocchietti di legno). Purtroppo a causa dell’abbandono delle zone montane, e soprattutto dell’invasione di prodotti a basso costo provenienti dall’estremo oriente, questa tradizione si sta perdendo, resistono solo alcuni artigiani che cercano di dare continuità a questa attività che è patrimonio culturale di tutta la zona. In Valle Strona oggi vivono poco più duemila persone; alcune famiglie continuano la tradizione artigianale tipica del territorio, la lavorazione del legno. Un tempo la Valle era soprannominata la Val di cazzuj a significare la grande quantità di cucchiai di legno prodotti. Nel panorama delle attività lavorative del mondo alpino il caso dell`artigianato valstronese si presenta con le caratteristiche dell`eccezionalità. Iniziato in secoli lontani, ha mantenuto un legame forte con le generazioni passate pur rinnovandosi di continuo.

CONFETTI PROVENIENTI DA PROGETTI VARI DI COMMERCIO EQUO - 4 TIPOLOGIE
Confetti con zucchero di canna proveniente dal progetto Coopecanera del Costa Rica e amido di tapioca proveniente dal progetto Camari dall`Ecuador - Confetti con mandorle non pelate dalla Palestina del progetto PARC (Organizzazione non profit che opera per lo sviluppo rurale, con particolare attenzione alla tutela dei diritti delle donne), cacao del progetto CONACADO dalla Rep. Domenicana e zucchero di canna dei progetti COOPEAGRI e COOPECANERA dal Costa Rica - Confetti con cacao del progetto CONACADO dalla Rep. Domenicana e zucchero di canna dei progetti COOPEAGRI e COOPECANERA dal Costa Rica.

ALTRI MATERIALI
Arancia decorativa disidratata - cannella in bastoncino - rafia colorata
Fascetta personalizzata stampata su carta riciclata.
Pergamena descrizione progetto

Potrebbe anche interessarti
ACCEDI
Indirizzo E-Mail:

Password:


Accedi

CARRELLO

Il tuo carrello
è vuoto

clicca per proseguire
Invia richiesta