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Bomboniera sole e fede 2

Bomboniera sole e fede 2
Fatto a manoSud del Mondo
Hai scelto:
Cod.
rvbom1242A
non disponibile

Bomboniera solidale con crocetta in legno di ulivo dalla Palestina/Israele e sacchettino in juta proveniente da Bangladesh progetto CORR

MaterialiLegno
Oggetto religiosoRosario, Croce, Decina
Tipologia oggettoSacchetto
Descrizione

BOMBONIERA SOLE E FEDE

MATERIALI E PROGETTI

CROCETTINA IN LEGNO DI ULIVO cm 2 X 3 circa / SACCHETTINO PORTACONFETTI IN JUTA cm 9 x 13 circa

CROCETTA IN LEGNO DI ULIVO - PROGETTO HOLY LAND - PAESE PALESINA/ISRAELE
Holy Land - Una lunga tradizione rischia di scomparire
La Cooperativa Holy Land venne fondata nel 1981 per contrastare il deterioramento dell’artigianato locale causato dall’occupazione.
Paese: Palestina - Fondazione: 1981
Persone coinvolte: 900 artigiani
Una lunga tradizione rischia di scomparire
Per millenni i pellegrini cristiani, musulmani ed ebrei sono andati in Terra Santa. Il loro desiderio di portare con sé un ricordo della loro visita, nei secoli ha incoraggiato e sostenuto le tradizioni locali d’artigianato, come la lavorazione del legno d’olivo per creare oggetti religiosi. L’industria artigianale è stata trasmessa di generazione in generazione, è fortemente radicata nella società e nella cultura palestinese ed è una parte cruciale dell’identità e dell’espressione artistica palestinese. Nella area di Betlemme e nelle due cittadine confinanti di Beit Sahour e Beit Jala i manufatti artigianali sono in pericolo crescente. Gli artigiani non riescono più a sopravvivere e molti stanno cercando di emigrare all’estero alla ricerca di una vita migliore. L’industria artigianale nell’area di Betlemme rischia di scomparire. I motivi della crisi dell`artigianato sono molteplici: la costante agitazione politica, il risultante declino del turismo, e le difficoltà economiche derivanti dall’occupazione..
Dai negozi locali al Commercio Equo e Solidale
La Cooperativa Holy Land venne fondata nel 1981 per contrastare il deterioramento  dell’artigianato locale causato dall’occupazione. Durante i primi anni, la cooperativa concentrava i suoi sforzi sulla creazione e sull’espansione dei suoi negozi, come strumento vitale per sostenere i soci e i proprietari di piccoli laboratori durante le stagioni turistiche meno redditizie. Attualmente, a causa del basso numero di pellegrini che visitano la regione e della bassissima produzione di prodotti artigianali, i proprietari dei laboratori non riescono più ad assicurarsi un reddito sufficiente a sostenere le loro famiglie. Holy Land sta cercando di aprirsi sempre più al mercato internazionale, grazie anche al Commercio Equo e Solidale. E` la prima organizzazione palestinese ad essere socia di Wfto. 
Superare le discriminazioni
I principi del Commercio Equo e Solidale prevedono che tutti gli artigiani vengano trattati equamente, indipendentemente da religione, razza o genere. In concreto, questo significa che Holy Land non favorisce un particolare laboratorio semplicemente perché gli artigiani sono cristiani o musulmani. Nelle comunità più tradizionali il ruolo delle donne è solitamente visto come limitato alla sfera domestica, ma le difficoltà economiche crescenti hanno fatto sì che le donne lavorino fuori casa. Grazie a Holy Land le donne vengono remunerate quanto gli uomini, situazione piuttosto rara in un contesto in cui vi sono forti disuguaglianze. Come affermano loro: “Lavorare insieme per pubblicizzare, produrre e vendere i nostri prodotti ci aiuta a superare questo tipo di discriminazione endemica tra cristiani e musulmani, tra uomini e donne”. 

SACCHETTINO IN JUTA, PROGETTO CORR-The Jute Works
I poveri possono da soli creare un mondo libero dalla povertà Muhammad Yunus
Fondata nel 1973 per contribuire all’emancipazione delle donne nelle zone rurali del Bangladesh, migliorare la loro condizione sociale ed economica.
Paese: Bangladesh
Fondazione: 1973
Persone coinvolte: 4.100 artigiani circa
I poveri possono da soli creare un mondo libero dalla povertà Muhammad Yunus
Il Bangladesh è uno dei paesi più densamente popolati al mondo con un elevato tasso di povertà. La metà della popolazione è analfabeta e il 47% della popolazione vive sotto la soglia della povertà. Le donne vivono in una situazione di estrema marginalizzazione e, benché le leggi ne tutelino l’eguaglianza e la pari dignità in termini di diritti legali e lavorativi, la situazione reale è molto diversa. Nell’industria dell’abbigliamento, tristemente nota per la mancanza totale di sicurezza e per i salari infimi, lavorano soprattutto donne. Nel 1973 venne fondata CORR-The Jute Works per contribuire all’emancipazione delle donne nelle zone rurali del Bangladesh, migliorare la loro condizione sociale ed economica con la formazione, la consapevolezza e il reddito proveniente dal Commercio Equo e Solidale. Oggi lavorano 162 gruppi di artigiane riuniti in cooperative, distribuiti su 16 province del Bangladesh, per un totale di 4.100 persone coinvolte. Le donne sono il 94%. 
Juta: la fibra d`oro: - “Jute statt Plastik”, “Usa la juta al posto della plastica” diceva un famoso slogan degli ecologisti tedeschi che invitava i consumatori a non utilizzare materiali usa e getta ed inquinanti come la plastica. La juta, invece, è una fibra ecologica, economica, duttile e molto versatile. Purtroppo il suo consumo si è contratto fortemente negli anni a favore dei prodotti sintetici e il prezzo di questa fibra lucente è crollato. Se questo ha avuto un impatto negativo sia sull’ambiente che su moltissimi piccoli artigiani, non così è stato per le artigiane di CORR che hanno potuto valorizzare il proprio ruolo grazie alla produzione artigianale. La juta non si utilizza più per i sacchi di caffè o di zucchero, ma è la materia prima per eccellenza nella produzione di oggetti originali ed ecologici come i sacchettini per le bomboniere o gli addobbi per l’albero. La materia prima che permette alle artigiane bengalesi di avere un lavoro, un ruolo sociale riconosciuto, in poche parole di emanciparsi! 


CONFETTI PROVENIENTI DA PROGETTI VARI DI COMMERCIO EQUO - VARIE TIPOLOGIA TIPOLOGIE
Confetti con zucchero di canna proveniente dal progetto Coopecanera del Costa Rica e amido di tapioca proveniente dal progetto Camari dall`Ecuador - Confetti con mandorle non pelate dalla Palestina del progetto PARC (Organizzazione non profit che opera per lo sviluppo rurale, con particolare attenzione alla tutela dei diritti delle donne), cacao del progetto CONACADO dalla Rep. Domenicana e zucchero di canna dei progetti COOPEAGRI e COOPECANERA dal Costa Rica - Confetti con cacao del progetto CONACADO dalla Rep. Domenicana e zucchero di canna dei progetti COOPEAGRI e COOPECANERA dal Costa Rica.

ALTRI MATERIALI
Nastro di raso e organza, rafia naturale - Fiori secchi (spighe)
fascetta in carta paglia riciclata
Pergamena descrittiva progetti sostenuti in cara paglia riciclata

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