DAI NEGOZI LOCALI AL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
La Cooperativa Holy Land venne fondata nel 1981 per contrastare il deterioramento dell’artigianato locale causato dall’occupazione. Durante i primi anni, la cooperativa concentrava i suoi sforzi sulla creazione e sull’espansione dei suoi
negozi, come strumento vitale per sostenere i soci e i proprietari di piccoli laboratori durante le stagioni turistiche meno redditizie. Attualmente, a causa del basso numero di pellegrini che visitano la regione e della bassissima produzione di prodotti artigianali, i proprietari dei laboratori non riescono più ad assicurarsi un reddito sufficiente a sostenere le loro famiglie. Holy Land sta cercando di aprirsi sempre più al
mercato internazionale, grazie anche al Commercio Equo e Solidale. E' la prima organizzazione palestinese ad essere socia di
Wfto.
SUPERARE LE DISCRIMINAZIONI
I principi del Commercio Equo e Solidale prevedono che tutti gli artigiani vengano trattati equamente, indipendentemente da
religione, razza o genere. In concreto, questo significa che Holy Land non favorisce un particolare laboratorio semplicemente perché gli artigiani sono cristiani o musulmani. Nelle comunità più tradizionali il ruolo delle
donne è solitamente visto come limitato alla sfera domestica, ma le difficoltà economiche crescenti hanno fatto sì che le donne lavorino fuori casa. Grazie a Holy Land le donne vengono remunerate quanto gli uomini, situazione piuttosto rara in un contesto in cui vi sono forti disuguaglianze. Come affermano loro: “
Lavorare insieme per pubblicizzare, produrre e vendere i nostri prodotti ci aiuta a
superare questo tipo di
discriminazione endemica tra cristiani e musulmani, tra uomini e donne”.